- Home
- Consigli Utili
- Campobasso: la gemma nascosta...
Mentre i turisti affollano la Toscana e l'Umbria per i loro borghi collinari, Campobasso, capitale del Molise, rimane autentica e incontaminata. Con l'82% dei visitatori internazionali concentrati in sole 5 regioni, questa meraviglia medievale offre vicoli acciottolati e viste sul castello senza code o folle. Qui non troverai biglietti prenotati o piazze affollate, ma anziane signore che chiacchierano sulle porte e trattorie che servono pasta fatta in casa ai locali. A differenza delle mete turistiche più commerciali, Campobasso conserva un'atmosfera genuina, con caffè a prezzi modici e il Castello Monforte del XV secolo accessibile senza prenotazione. Per chi cerca un'Italia autentica e slow, questo angolo dimenticato è una rarità.

Fuggire dall'effetto parco a tema dei borghi famosi
Mentre borghi come San Gimignano sono diventati musei a cielo aperto con code per ogni cosa, Campobasso è prima di tutto una comunità vivace. Senza spot fotografici per Instagram, scoprirai momenti genuini: studenti che giocano a carte in Piazza Municipio, macellai che stagionano la carne nelle cantine e processioni spontanee dove la partecipazione supera lo spettacolo. Le tradizioni qui non sono recitate per i turisti, ma vissute. Anche i ritmi stagionali sono autentici: mentre alcune città toscane chiudono d'inverno, Campobasso brilla con luci natalizie e feste del tartufo a gennaio, pensate per i residenti, non per i visitatori.
Esplorare la storia stratificata di Campobasso
Molti visitatori sono sorpresi di scoprire che Campobasso unisce un centro medievale al quartiere ottocentesco 'Murattiano', creando un affascinante contrasto architettonico. Parti dal punto più alto, il castello longobardo, e scendi attraverso le epoche: chiese rinascimentali tra edifici fascisti, caffè Art Nouveau accanto a muri segnati dalla guerra. A differenza di borghi cristallizzati nel tempo, qui la storia è viva e visibile. Per un'esperienza unica, visita durante il mercato mensile dell'antiquariato in Piazza Pepe, dove gli anziani portano cimeli di famiglia. Perdersi nei vicoli regala scoperte inaspettate, come una sinagoga del '300 trasformata in laboratorio di ceramiche.
Assaporare la vera cucina molisana
La gastronomia di Campobasso riflette il territorio, non le aspettative turistiche. In posti come la Trattoria Da Nino troverai piatti unici: ventricina (un salume speziato con scorza d'arancia), zuppe di agnello e lenticchie, e cavatelli fatti a mano. La posizione tra monti e mare significa menu che cambiano con le stagioni: risotti con erbe selvatiche in primavera, stufati di cinghiale in autunno e conserve in inverno. Al mercato del mercato, i contadini vendono prodotti appena raccolti e formaggi artigianali. A differenza delle mete gourmet, qui un pasto completo con vino raramente supera i 25€.
Gite fuori porta nella Molise 'che non esiste'
Il detto 'Molise non esiste' nasce dalla scelta della regione di evitare il turismo di massa. Da Campobasso, esplora le montagne del Matese, dove i pastori praticano ancora la transumanza, o il villaggio abbandonato di Rocchetta a Volturno con case 'sospese'. La costa adriatica offre frutti di mare a Termoli senza la ressa di Rimini, mentre le rovine romane di Saepinum sono deserte, con solo pecore al pascolo. Questi luoghi rivelano perché il Molise è il segreto meglio custodito d'Italia. I mezzi pubblici ci sono, ma un'auto a noleggio ti permetterà di fermarti dove vuoi, magari attratti da un menu scritto a mano o da un panorama mozzafiato.